A Lingua di Salina esiste un posto dove fanno le granite che ricordano quelle che le donne arabe offrirono ai Normanni, quando mille anni fa conquistarono la Sicilia, i quali contraccambiarono risparmiando i loro mariti che anzi diventarono importanti funzionari di Ruggero il Normanno.
Questo posto è il Bar Alfredo. Ed ancora oggi gli eredi dei Normanni si lasciano incantare dalle granite degli eredi degli Arabi.
Il segreto della granita di Alfredo è poco zucchero, poco ghiaccio, ed una carpigiani di vecchia generazione, quella che gli addetti ai lavori chiamano a pala. I vecchi bar e laboratori ancora la usano, sebbene sia un pò rischiosa per chi la maneggia. Ma la qualità delle granite ci guadagna moltissimo. Se tale ricetta può valere per le granite a base di frutta, probabilmente cambia relativamente alle granite di caffé.
Il colore chiaro infatti lascia intuire la presenza di aria che deriva da un prolungato passaggio della granita all'interno della carpigiani a pala. Tale effetto non dura molto, pertanto la granita dev'essere tirata ( termine tipico di tale processo usato in Sicilia che vuol dire preparare ) almeno ogni 90 minuti. Ovviamente Alfredo non mi ha rivelato alcun segreto. Quindi le mie riflessioni sono soltanto frutto d'ipotesi che mi hanno manifestato alcuni professionisti della granita cui ho chiesto di immaginare quale fosse il segreto della granita che ha reso famoso Alfredo dal '68 e che di seguito vediamo alla sinistra della foto, con il figlio Pietro a destra ed al centro Saro Gugliotta, fiduciario di Slow Food Messina.
Ma il Bar Alfredo propone anche il Pane Cunsatu. Preparazione tipica delle Isole Eolie.
Lo scorso 1 giugno, in occasione della terza edizione di Salina Isola Slow Food, ho provato il Pane Cunsatu Salina.
Questi gli ingredienti: Pesto di capperi e mandorle, pomodorini, cucunci, melanzane grigliate, ricotta infornata e menta fresca. Pian pianino l'ho digerito.
2 commenti:
peccaminose le nostre granite,da provare u pani cunsatu ciao
ho alle spalle anni e anni di granite di alfredo nella pancia.
grazie per avermi fatto fare un viaggio nella memoria.
:-)
ps: ti ho linkato da me.
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